La moderna chirurgia della cataratta consente di asportare il cristallino naturale che si è opacizzato e di sostituirlo con una lente artificiale trasparente. L’intervento viene, comunemente, eseguito mediante una tecnica, Facoemusificazione, che permette di frantumare il cristallino ed aspirarlo. Più recente è l’impiego del laser a Femtosecondi per l’intervento di cataratta con lo scopo di aumentare la precisione e la sicurezza dell’operazione.
Come si svolge l’intervento?
In entrambe le metodoloche si creano due incisioni millimetriche di diametro e forma tali da non richiede – nella maggior parte dei casi- punti di sutura.
Le incisioni si eseguono o con bisturi precalibrati di diametro compreso tra 1,8 e 3 mm o direttamente con il laser a Femtosecondi.
Il laser esegue, anche, un’apertura circolare di diametro prestabilito sulla faccia anteriore del cristallino detta capsuloressi che, in caso di non utilizzo del laser, viene eseguita manualmente dal chirurgo.
A questo punto il nucleo centrale del cristallino viene frantumato, come detto in precedenza, o con tecnica ad ultrasuoni o con tecnica laser a femotsecondi; i frammenti del cristallino vengono, quindi, aspirati mediante apposite sonde e viene lasciata integra la capsula posteriore che funge da sostegno alla lente intraoculare.
Al termine dell’intervento si effettua una profilassi antibiotica intraoculare.
L’intera procedura dura in media dai 10 ai 15 minuti e nella maggior parte dei casi in anestesia topica (mediante l’instillazione di gocce anestetiche).
Quali tipi di lenti s’impiegano?
Le lente artificiali sono di materiale sintetico (acrilico) che non induce reazioni infiammatorie, ad alto indice di refrazione, con particolari filtri alle radiazioni ultraviolette e con potere calcolato specificamente per il paziente su cui saranno impiantate.
Grazie all’uso delle più moderne apparecchiature si riesce, infatti, a calcolare con particolare precisione il potere del cristallino artificiale in modo tale da correggere anche i più comuni difetti di vista preesistenti come la miopia e l’ipermetropia.
È possibile correggere anche l’astigmatismo?
Se l’occhio presenta un astigmatismo regolare superiore a una diottria, si riesce mediante una o due incisioni alla periferia della cornea, a correggere tale astigmatismo. Le incisioni sono eseguite o manualmente con un bisturi di diamante o direttamente dal laser a femtosecondi.
In alternativa sono disponibili, anche, lenti intraoculari che consentono anche la correzione dell’astigmatismo (lenti Toriche).
È possibile vedere sia lontano sia vicino senza l’uso di occhiali dopo l’intervento di cataratta?
Le lenti tradizionali, generalmente, impiegate nell’intervento di cataratta permettono soltanto la visione distinta degli oggetti o lontani o vicini senza occhiali.
Per ovviare a ciò si sono sviluppate diverse tecniche che consentono mediante alcuni compromessi di migliorare la visione sia lontano sia vicino. Sono efficaci però solo in alcuni casi che vanno discussi approfonditamente con l’oculista per comprendere quello più idoneo allo stile di vita del paziente.
La tecnica più diffusa è quella nota come “monovisione” che consiste nel correggere un occhio (il dominante: generalmente l’occhio migliore) in modo tale che veda bene da lontano e rendere l’altro occhio (il non dominante) leggermente miope per vedere bene da vicino.
In questo modo il paziente con entrambi gli occhi aperti riesce a vedere sia lontano sia vicino, ma singolarmente ogni occhio vede rispettivamente o lontano o vicino.
Una metodica alternativa è l’impiego di lenti particolari sviluppate per consentire la visione contemporanea del lontano e del vicino in ogni singolo occhio.
Un tipo di lenti proposte furono le “lenti accomodative” che avevano l’obiettivo di mimare l’azione del cristallino naturale. Purtroppo nei mesi dopo l’impianto tale capacità si attenuava fino a scomparire con perdita della visione da vicino se non con l’ausilio dell’occhiale e pertanto sono sostanzialmente abbandonate.
Nel corso degli anni si sono sviluppate “lenti multifocali, bifocali e trifocali” che hanno all’interno della lente zone a potere diverso per garantire sia la visione degli oggetti lontani sia degli oggetti vicini (bifocali) e sia del PC (multifocali e trifocali).
Tali lenti però non sono scevre da effetti indesiderati come per esempio la visione di aloni attorno alle sorgenti luminose, difficoltà di adattamento e sono comunque dei compromessi tra una perfetta visione da lontano ed una buona visione del vicino-intermedio; quindi prima di valutare l’impiego di queste lenti va fatta un’accurata valutazione insieme al chirurgo oculista delle aspettative e delle necessità lavorative e ricreative del paziente.
Può tornare la cataratta una volta operata?
No, la cataratta non può tornare dopo intervento. Una ridotta percentuale di pazienti, a distanza di mesi o anni dall’intervento, sviluppa una condizione nota come cataratta secondaria. Questa è caratterizzata da una progressiva opacizzazione della capsula posteriore del cristallino originale (vedi foto sotto) che
funge da supporto per la lente. La cataratta secondaria induce difficoltà visive che progressivamente aumentano e possono annullare i vantaggi del precedente intervento chirurgico.
Prevenzione
Per ridurre ai minimi il rischio di cataratta secondaria il chirurgo può:
- Impiantare lenti intraoculari che inducano la minima proliferazione possibile delle cellule responsabili dell’opacizzazione della capsula posteriore; per questo motivo presso il Centro Salus sono utilizzate esclusivamente lenti in materiale acrilico idrofobico, ampiamente note perché associate alla minima incidenza di cataratta secondaria.
- Eseguire durante l’intervento una pulizia accurata del sacco capsulare, eliminando per quanto possibile le cellule da cui puo’ originare la cataratta secondaria.
Bisogna rioperarsi in caso di Cataratta secondaria?
No, il trattamento consiste in una rapida ed indolore applicazione laser (YAG), che crea una piccola apertura sulla capsula posteriore, senza danneggiare la lente artificiale e/o i tessuti intraoculari. Il recupero visivo è rapido e completo.