Chirurgia della cornea

La cornea è la più potente lente dell’occhio (43 diottrie circa) ed è una struttura trasparente composta da diversi strati dall’esterno verso l’interno:

  • Epitelio
  • Membrana di Bowmann
  • Stroma
  • Membrana di Descemet
  • Endotelio

Membrana limitante (di Bowman)

Epitelio corneale

Stroma corneale

Endotelio corneale

Membrana limitante posteriore (di Descemet)

Patologie della Cornea

La cornea può essere colpita da varie patologie come: il cheratocono, le patologie corneali ereditarie, le infezioni o i traumi, causando un calo della vista tale da richiederne il trapianto (Cheratoplastica perforante). Negli ultimi anni la chirurgia della cornea ha subito notevoli evoluzioni e miglioramenti. Si è passati dalla sostituzione in toto della cornea a trapianti parziali in funzione della patologia del paziente.

Sono sempre più diffusi i trapianti parziali (Cheratoplastiche lamellari) che mirano alla sostituzione del solo strato malato e che permettono un recupero più rapido con minori complicanze postoperatorie rispetto al trapianto a tutto spessore che rimane però insostituibile per le patologie corneali che interessano tutti gli strati.

Tutti gli interventi vengono eseguiti in anestesia locale.

Cheratoplastica Lamellare

La cheratoplastica lamellare può essere di due tipi:

  • Cheratoplastica lamellare anteriore (DALK: Deep Anterior Lamellar Keratoplasty) in cui si sostituiscono gli strati della cornea che vanno dall’epitelio corneale alla membrana di Descemet
  • Cheratoplastica lamellare endoteliale (DSEK: Descemet Stipping Endothelial Keratoplasty), (DMEK: Descemet Membrane Endothelial Keratoplasty) in cui si sostituisce il solo strato endoteliale.

Cheratoplastica lamellare anteriore (DALK)

La finalità di questo intervento è migliorare la vista ristabilendo l’integrità e la trasparenza della cornea. Le patologie che ne beneficiano sono: il cheratocono, la degenerazione pellucida, le opacità corneali anteriori dovute a cicatrici di pregresse infezioni o a distrofie corneali o ad assottigliamenti ed esiti di perforazioni corneali.

I vantaggi di tale metodica sono:

  • un ridotto rischio di complicanze come l’endoftalmite (infezione delle strutture dell’occhio) in quanto tale tecnica non prevede manovre intraoculari.
  • un rischio molto più basso di rigetto.
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Cheratoplastica lamellare Endoteliale (DSEK-DMEK)

Con la cheratoplastica endoteliale si sostituisce solo lo strato delle cellule endoteliali mediante la rimozione selettiva delle cellule malate e l’introduzione di una sottile porzione di cornea del donatore costituito da stroma e cellule endoteliali (in caso di DSEK) o del sottilissimo strato di sole cellule endoteliali e membrana di Descemet (in caso di DMEK). L’adesione tra la cornea del paziente e il tessuto donato è favorita da una bolla di aria e gas iniettata e dalla posizione supina che deve essere mantenuta per alcuni giorni.
La minor invasività di questo intervento associata ad una ridotta necessità di ricorrere a punti di sutura permette generalmente un recupero molto rapido soprattutto in caso di trapianto endoteliale mediante tecnica DMEK.
In caso di concomitante presenza di cataratta, si può eseguire l’intervento combinato di asportazione della cataratta e trapianto lamellare endoteliale della cornea.

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Cheratoplastica Perforante

La cheratoplastica perforante (trapianto corneale a tutto spessore) si rende necessaria quando la cornea perde in toto la sua originale trasparenza. Si continua ad utilizzare nei casi di cheratocono, nelle degenerazioni corneali ereditarie o acquisite, nell’esito di infezioni e di traumi corneali.
In casi particolari, quando vi è il pericolo imminente di una perforazione corneale la cheratoplastica perforante diventa l’intervento d’elezione per mantenere l’integrità anatomica dell’occhio.

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Il decorso postoperatorio

Tali interventi vengono eseguiti in regime ambulatoriale o di day surgery (ricovero diurno), senza la necessità di ospedalizzazione.

Il recupero visivo è condizionato dalla presenza dei punti di sutura, che vengono lasciati in sede per almeno 18 mesi in caso di trapianto a tutto spessore, 8-9 mesi in caso di cheratoplastica lamellare anteriore (DALK) ed alcune settimane in caso di trapianto endoteliale (DSEK-DMEK).

Il trapianto di cornea consente di recuperare quella quota di vista persa a causa dell’opacizzazione della cornea stessa. Il recupero visivo sarà quindi soltanto parziale qualora si associno altre patologie oculari.

Provenienza e selezione delle cornee

Le cornee vengono fornite dalla Fondazione Banca degli Occhi del Veneto.

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