Le palpebre sono vitali per la salute dell’occhio in quanto lo proteggono dagli agenti esterni e contribuiscono a mantenerlo ben idratato distribuendo le lacrime sulla sua superficie nell’arco delle 24 ore. Sono composte da più strutture: cute, muscoli, tarso, ghiandole (dette del Meibomio) e congiuntiva.
Legamento palpebrale mediale
Muscolo orbitale
Muscolo palpebrale
Legamento palpebrale laterale
Quali sono le principali patologie che interessano le palpebre?
Le patologie delle palpebre sono di diverso tipo le principali sono:
- Entropion, Ectropion
- Ptosi, Blefarocalasi
- Blefarite, Orzaiolo, Calazio
- Neoformazioni
Cosa sono Entropion ed Ectropion?
Entropion ed ectropion sono patologie delle palpebre in cui vi è una posizione anomala del bordo palpebrale.
Nell’Entropion, il bordo delle palpebre ruota verso l’interno. Ciò porta ad irritazione e a volte abrasione della cornea a causa del contatto delle ciglia con la superficie oculare. L’Entropion può essere causato da un’ampia varietà di fattori, tra cui l’invecchiamento, cicatrici, malattie della pelle, e altre condizioni oculari.
Nell’Ectropion il bordo delle palpebre ruota verso l’esterno. Questo porta all’esposizione della congiuntiva (membrana che riveste la superficie interna delle palpebre) causando secchezza oculare, irritazione e lacrimazione eccessiva. Le cause dell’ectropion includono il rilassamento dei tessuti della palpebra legati all’invecchiamento, cicatrici da traumi o pregressi interventi chirurgici, paralisi del muscolo palpebrale o altri fattori.
Il trattamento per entrambe le condizioni varia in funzione dell’entità della patologia e spesso si deve ricorrere alla terapia chirurgica.
Cosa sono Ptosi e Blefarocalasi?
La ptosi e la blefarocalasi sono entrambe condizioni che coinvolgono le palpebre ma hanno cause e manifestazioni diverse:
La Ptosi è caratterizzata da un abbassamento anomalo della palpebra superiore, che può parzialmente o completamente coprire la pupilla e l’asse visivo. Questo può causare limitazioni del campo visivo e della vista. Le cause della ptosi possono essere congenite (presenti dalla nascita) o acquisite che interessano il muscolo elevatore della palpebra e/o il nervo deputato alla sua azione, oltre a malattie neuromuscolari ed altri fattori.
La Blefarocalasi è caratterizzata da un rilassamento eccessivo della cute della palpebra superiore che può essere responsabile di senso di pesantezza e ostruzione parziale o completa del campo visivo. Essa è spesso dovuta all’invecchiamento ma può anche essere causata da altre condizioni cutanee croniche come la dermatite o l’eczema.
In entrambi i casi il trattamento è chirurgico: nel primo agendo sul muscolo elevatore della palpebra, nel secondo con la rimozione dell’eccesso di cute. A volte può rendersi necessario combinare i due interventi in un unico approccio.
Cosa sono le Blefariti, gli orzaioli ed i Calazi?
Le blefariti, gli orzaioli e i calazi sono tutte patologie infiammatorie delle palpebre con cause e caratteristiche diverse:
La Blefarite è un’infiammazione del bordo palpebrale, spesso causata da batteri o infestazioni parassitarie. Può anche essere associata a condizioni cutanee come la dermatite seborroica o alterazioni ormonali. La blefarite si manifesta con prurito, arrossamento, bruciore, sensazione di corpo estraneo e perdita delle ciglia. Il trattamento prevede l’igiene delle palpebre, l’ultizzo di sostituti lacrimali, l’uso di antibiotici topici e in alcuni casi di corticosteroidi.
L’Orzaiolo è un’infiammazione batterica (Staphylococco aureo) acuta di un follicolo delle ciglia e delle ghiandole annesse. Il suo aspetto è del tutto simile a quello di un foruncolo, rosso, doloroso, con raccolta di pus, posto sul margine della palpebra. Può risolversi spontaneamente. Nella maggior parte dei casi richiede una terapia a base di antibiotici e di impacchi caldo-umidi. Meno frequentemente si richiede l’intervento chirurgico.
Il Calazio è una patologia granulomatosa con raccolta di sebo che si sviluppa a seguito di un’ostruzione delle ghiandole sebacee delle palpebre (ghiandole di Meibomio). Si presenta anch’esso come una protuberanza rossa, dolorosa ma a differenza degli orzaioli, i calazi sono generalmente più grandi, più profondi e tendono a cronicizzare. Tutte le condizioni che causano un’alterazione della secrezione delle ghiandole di Meibomio (es. blefariti, acne, alterazioni ormonali, ecc.) ne favoriscono la comparsa o la recidiva.
Il calazio può persistere per settimane o mesi e la terapia prevede l’impiego di impacchi caldo-umidi e l’uso di colliri antibiotici. Spesso si rende necessaria l’asportazione chirurgica.
Quali sono le principali neoformazioni delle palpebre?
Le neoformazioni delle palpebre sono benigne o maligne.
Fra le forme benigne le più comuni sono:
- Papilloma palpebrale: Questa è una neoformazione cutanea generalmente di origine virale che si sviluppa sulle palpebre. Può apparire come piccolo nodulo o escrescenza carnosa.
- Cisti Sierose e Sebacee: Sono raccolte capsulate di siero o sebo che si formano sulla cute delle palpebre. Si accrescono lentamente e possono riformarsi soprattutto se non sono asportate integralmente.
- Xantelasmi: Si tratta di depositi di grasso che si formano nell’epidermide e nel sottocute delle palpebre, appaiono come chiazze giallastre non rilevate. Gli
- Xantelasmi possono essere associati ad alti livelli di colesterolo nel sangue.
Nevo palpebrale: Questi sono nevi che si sviluppano sulla cute delle palpebre. Possono variare in dimensioni e colore e non differiscono da quelli di altre parti del corpo. - Altre formazioni benigne delle palpebre: Sono neoformazioni molto varie tra cui ricordiamo i fibromi, i lipomi e altri, si sviluppano sulla cute delle palpebre, hanno una crescita lenta e non recidivano.
- Angiomi: Questi sono tumori vascolari benigni che possono apparire sulla cute di tutto l’organismo e di conseguenza anche delle palpebre e si presentano come piccole lesioni di colore rosso o viola.
Fra le forme maligne vi sono:
l’adenocarcinoma, il carcinoma basocellulare, il carcinoma squamocellulare, il melanoma. Possono manifestarsi come noduli, lesioni ulcerate o cambiamenti anomali della colorazione (pigmentazione) della cute palpebrale. Molti hanno un’alta propensione all’estensione o alla recidiva locale ad esclusione del melanoma che per il suo alto grado di malignità può dare metastasi sistemiche.
La terapia di queste formazioni è per la maggior parte chirurgica e prevede l’asportazione delle lesioni con esame istologico. Un’attenzione particolare si deve dare al melanoma per le sue implicazioni di gravità.