Retinopatia Diabetica, Ipertensiva e Occlusioni vascolari

La retina è la struttura che raccoglie le immagini dall’esterno e attraverso impulsi nervosi tramite il nervo ottico le invia al cervello. Il centro della retina è chiamato macula, ed è responsabile della visione dei dettagli, della lettura e della visione dei colori. La parte periferica della retina consente invece la visione laterale e notturna.

La retinopatia diabetica, ipertensiva e le occlusioni vascolari fanno parte di un vasto gruppo di alterazioni della retina caratterizzate da anomalie dei vasi retinici.

Bastoncini

Coni

Cellula gangliare

Cellula bipolare

Arteria retinica

Epitelio pigmentato retinico

Cos’è la retinopatia diabetica?

La retinopatia diabetica rappresenta la più comune complicanza indotta dal diabete a livello oculare. Essa colpisce circa il 20% dei pazienti affetti da diabete mellito. Nelle fasi iniziali è caratterizzata da lievi alterazioni dei vasi retinici e con il progredire della malattia tali alterazioni possono aumentare fino a danneggiare in modo irreparabile la retina.

Il diabete mellito

Il diabete mellito è una malattia caratterizzata dall’aumento della concentrazione di uno zucchero (il glucosio) nel sangue. Elevati livelli di glucosio nel sangue possono danneggiare numerosi organi, tra i quali anche l’occhio dove si può sviluppare la retinopatia diabetica.

Quali sono i sintomi della retinopatia diabetica?

Nelle fasi iniziali della malattia, il paziente può godere ancora di un’ottima vista in quanto la retinopatia colpisce generalmente le regioni periferiche della retina. Solo in caso di formazione di edema (accumulo di liquido) o di emorragie nella regione centrale della retina (la macula) si verificano disturbi alla vista. È importante sottoporsi alla visita di un oculista regolarmente in caso di diabete per individuare la presenza o meno delle alterazioni tipiche della retinopatia diabetica in modo da intervenire il più precocemente possibile. La visita può essere integrata da alcuni esami come:
Fluorangiografia: In questo test, un colorante a base di fluoresceina viene iniettato in una vena del braccio del paziente. Il colorante si diffonde attraverso i vasi sanguigni retinici, rendendo possibile l’osservazione delle strutture vascolari retiniche attraverso una serie di fotografie. Questo test può aiutare a identificare la presenza dei primi segni della retinopatia diabetica e valutare l’estensione del danno.
OCT (Tomografia a Coerenza Ottica): Questa tecnica di imaging ad alta risoluzione fornisce immagini dettagliate degli strati della retina. L’OCT è utile per valutare l’edema maculare e le variazioni dello spessore retinico, che sono comuni in caso di retinopatia diabetica.

Frequenza delle visite oculistiche

Ogni paziente con diagnosi di diabete deve essere visitato al più presto da un oculista. Le visite successive devono essere effettuate almeno una volta all’anno. Tale intervallo potrebbe essere significativamente ridotto in funzione della rapidità di progressione della malattia.
Dal momento che la gravidanza può peggiorare l’evoluzione della retinopatia diabetica, è necessario che le pazienti diabetiche si sottopongano ad un controllo oculistico all’inizio della gravidanza e, successivamente, ogni tre mesi.

Come prevenire la retinopatia diabetica?

La retinopatia tende ad aggravarsi in rapporto alla durata del diabete ed al riscontro di livelli elevati di glucosio nel sangue. Il controllo della glicemia riduce il rischio e ritarda la progressione della retinopatia diabetica. È fondamentale collaborare con il diabetologo per stabilire e seguire un appropriato piano di trattamento, che includa dieta, esercizio fisico oltre ai farmaci per controllare i livelli di glucosio nel sangue.

Come si cura la retinopatia diabetica?

Il trattamento della retinopatia diabetica ha lo scopo di arrestare l’evoluzione della malattia ed è proporzionale alla gravità della condizione. Va da misure sistemiche di gestione del diabete, a trattamenti laser, iniezioni intravitreali e, in casi avanzati, ad interventi chirurgici.
Controllo del Diabete: Mantenere i livelli di zucchero nel sangue entro range accettabili è essenziale per gestire la retinopatia diabetica. Questo può richiedere modifiche nello stile di vita, dieta e l’aggiustamento delle terapie insuliniche o antidiabetiche orali.
Fotocoagulazione laser: Questo è uno dei trattamenti più comuni per la retinopatia diabetica. Il laser viene utilizzato per curare le alterazioni retiniche indotte dai vasi sanguigni danneggiati dal diabete. Questo aiuta a prevenire la perdita della vista. Il trattamento può richiedere più sessioni.
Iniezioni intravitreali: Alcuni farmaci, come i farmaci anti-VEGF (anti-vascular endothelial growth factor) o cortisonici, vengono somministrati attraverso iniezioni direttamente nell’occhio. Questo può aiutare a ridurre l’edema maculare (accumulo di liquido nella parte centrale della retina) e controllare la crescita dei vasi sanguigni anomali.
Chirurgia vitreoretinica: In casi più avanzati, può essere necessaria un’operazione chirurgica per rimuovere il sangue o il tessuto cicatriziale che si è formato al davanti o all’interno della retina stessa. Questo intervento, noto come vitrectomia, può essere eseguito anche per riparare il distacco della retina o altre complicanze indotte dalla retinopatia diabetica.
Trattamenti combinati: In alcuni casi, possono essere necessari trattamenti combinati. Ad esempio, un paziente potrebbe ricevere sia il trattamento laser che iniezioni intravitreali e/o l’intervento di vitrectomia, a seconda della situazione clinica specifica.

Cos’è la retinopatia ipertensiva?

La retinopatia ipertensiva è una patologia oculare causata dall’ipertensione arteriosa, ovvero una pressione sanguigna elevata. L’ipertensione può danneggiare i vasi sanguigni di tutto il corpo, compresi quelli presenti nella retina che però è l’unico tessuto dove le vene e le arterie possono essere osservati direttamente. Da qui l’importanza di esami regolari del fondo dell’occhio nei pazienti con ipertensione arteriosa.

Quali sono i sintomi della retinopatia ipertensiva?

La pressione sanguigna elevata può portare a vari cambiamenti nei vasi sanguigni della retina. Nelle fasi iniziali agisce silenziosamente per molto tempo, causando cambiamenti dei vasi senza che questi sia consapevole del danno che sta subendo.
Nelle fasi più avanzate può portare a sintomi come visione offuscata, visione doppia o perdita della visione periferica. In alcuni casi, può progredire verso problemi più gravi, come edema maculare (accumulo di liquido nella parte centrale della retina).
Il controllo regolare della pressione sanguigna è fondamentale per prevenire o gestire la retinopatia ipertensiva. Inoltre, è importante sottoporsi a esami oftalmologici regolari per monitorare le condizioni della retina e intervenire tempestivamente in caso di segni di retinopatia ipertensiva o altre condizioni oculari correlate all’ipertensione. Se coesistono altri fattori di rischio come il diabete mellito, l’obesità o il fumo il rischio di subire alterazioni ischemiche della retina, come per esempio occlusioni vascolari, aumenta.

Cosa sono le Occlusioni Vascolari della retina?

Le occlusioni vascolari della retina sono condizioni patologiche in cui i vasi sanguigni subiscono un blocco o un’ostruzione, compromettendo l’apporto di sangue e di conseguenza l’integrità della retina. Queste occlusioni possono danneggiare in modo più o meno severo la vista del paziente.

Quali sono le Occlusioni Vascolari della retina?

Le principali di occlusioni vascolari della retina sono:

  • Occlusioni arteriose (OAR): In questo caso, un’arteria retinica è ostruita, riducendo il flusso sanguigno nel settore della retina servita da quell’arteria. L’OAR porta a una perdita improvvisa della vista nella zona interessata. L’occlusione può interessare l’arteria  centrale della retina (OACR) oppure una delle sue branche (Occlusione Arteriosa di Branca, OABR). L’OACR causa cecità totale.
  • Occlusioni venose (OVR): Questa condizione si verifica quando una vena retinica è ostruita. Ciò porta a una diminuzione del flusso sanguigno nel settore della retina servita dalla vena colpita. L’occlusione può interessare la vena centrale della retina (OVCR) oppure
    una delle sue branche (Occlusione Venosa di Branca, OVBR). L’OVR può causare edema maculare (accumulo di liquido nella parte centrale della retina) e calo importante della vista fino, in caso di OVCR alla cecità.
  • Neuropatia ottica ischemica. Il danno si verifica nei vasi che portano il sangue alla testa del nervo ottico. Sintomatologicamente, il paziente di solito percepisce alterazioni del campo visivo in parte o totalmente con calo visivo più o meno marcato in rapporto all’entità del danno. 

Quali sono le cause delle Occlusioni Vascolari della retina?

Le cause delle occlusioni vascolari della retina sono diverse e possono includere:

  • Embolia arteriosa retinica: Blocco del passaggio di sangue nell’arteria retinica da parte di un embolo, che può essere costituito da un coagulo di sangue o da calcificazioni, più raramente da aria o grasso, partite da altre parti del corpo quali cuore o grossi vasi del collo.
  • Aterosclerosi: Depositi generalmente di colesterolo nelle pareti delle arterie, che possono ostruire il flusso sanguigno. Trombosi venosa retinica: Formazione di coaguli di sangue direttamente nelle vene retiniche.
  • Ipertensione arteriosa: Pressione sanguigna elevata può contribuire a danneggiare i vasi sanguigni della retina e favorire le occlusioni arteriose e venose.
  • Diabete: I pazienti diabetici possono essere più soggetti alle occlusioni vascolari.
  • Anomalie della Coagulazione: tutte le condizioni che determinano un aumento della densità e della capacità di coagulazione del sangue possono contribuire alla formazione di occlusioni vascolari

Come si fa la diagnosi delle Occlusioni Vascolari della retina?

Si utilizzano diverse procedure e test per accertare la presenza e determinare la natura e l’estensione dell’occlusione vascolare:
Esame del fondo oculare: Esaminando il fondo dell’occhio si possono osservare eventuali anomalie nella retina, come edema, emorragie o alterazioni dei vasi sanguigni.
Fluorangiografia: In questo test, un colorante a base di fluoresceina viene iniettato in una vena del braccio del paziente. Il colorante si diffonde attraverso i vasi sanguigni retinici, rendendo possibile l’osservazione delle strutture vascolari attraverso una serie di fotografie. Questo test può aiutare a identificare l’area dell’occlusione e valutare l’estensione del danno.
OCT (Tomografia a Coerenza Ottica): Questa tecnica di imaging ad alta risoluzione fornisce immagini dettagliate degli strati della retina. L’OCT è utile per valutare l’edema maculare e le variazioni dello spessore retinico, che sono comuni in caso di occlusione vascolare.
Esami del sangue: lo studio mediante prelievo è indispensabile per valutare fattori di rischio come l’eccessiva coagulazione o il diabete.

Quali sono le terapie delle Occlusioni Vascolari della retina?

Il trattamento delle occlusioni vascolari della retina dipende dalla gravità e dalla causa in origine. Le opzioni di trattamento possono includere l’uso di farmaci intravitreali e non per ridurre l’edema maculare, la fotocoagulazione laser delle aree danneggiate della retina in modo da ridurre il rischio di ulteriori complicazioni (glaucoma neovascolare) e, in alcuni casi, la chirurgia. La gestione di condizioni di base come l’ipertensione arteriosa e il diabete è spesso parte integrante del trattamento per prevenire ulteriori complicazioni. La prognosi può variare a seconda della gravità dell’occlusione e di quanto rapidamente viene identificata e trattata.

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