La retina è la struttura che raccoglie le immagini dall’esterno e attraverso impulsi nervosi tramite il nervo ottico le invia al cervello. Il centro della retina è chiamato macula, ed è responsabile della visione dei dettagli, della lettura e della visione dei colori. La parte periferica della retina consente invece la visione laterale e notturna.
Il pucker (membrana epiretinica maculare) e il foro maculare fanno parte di un vasto gruppo di alterazioni della retina note come patologie vitreo-retiniche.
Tali patologie sono dovute all’azione del gel che riempie l’occhio (il corpo vitreo) che nel corso del tempo si deteriora e può essere causa di aderenze anomale con la retina.
Nelle prime fasi la degenerazione vitreale, processo del normale invecchiamento del gel, si manifesta con la formazione di corpi mobili, che il paziente percepisce come mosche volanti.
Bastoncini
Coni
Cellula gangliare
Cellula bipolare
Arteria retinica
Epitelio pigmentato retinico
Più raramente, il deterioramento prosegue con la formazione di vere e proprie degenerazioni retiniche; tali alterazioni possono interessare la regione centrale o quella periferica della retina.
Quali sono le patologie vitreo-retiniche centrali?
Le più comuni sono: il pucker (membrana epiretinica maculare), il foro maculare, la trazione vitreo maculare. Tutte queste forme interessando la macula determinano un calo progressivo della vista, che si può anche associare alla distorsione delle immagini (metamorfopsie).
Cos’è il Pucker maculare?
Il Pucker maculare è un’alterazione della regione centrale della retina dovuta alla formazione di una membrana sulla sua superficie.
Tale membrana determina la scomparsa del normale profilo retinico e la formazione di alcune pieghe. Tutto ciò porta alla visione distorta degli oggetti e al conseguente calo della vista. Può essere dovuto ad alcune patologie come diabete, ischemie o altre malattie della retina ma la forma più comune è idiopatica.
Cos’è il Foro maculare?
Il foro maculare consiste in un’interruzione a tutto spessore o parziale della retina che si sviluppa al centro della macula causando una riduzione delle capacità visive, con annebbiamento e/o distorsione delle immagini; la visione periferica, al contrario, non è compromessa. E’ a tutto spessore quando interessa tutti gli strati della retina o parziale (pseudo-foro lamellare) quando interessa solo gli strati superficiali.
Nella maggior parte dei casi il foro è provocato dalle trazioni orizzontali (dal centro verso la periferia) del corpo vitreo sulla parte più centrale della macula chiamata fovea. In alcuni casi può essere di origine post-traumatica.
Cos’è la Trazione vitreo-maculare?
E’ una trazione dovuta all’azione del vitreo sulla retina verso il centro dell’occhio. È più comune negli occhi miopi e molto miopi. La contrazione del gel vitreale induce uno stiramento degli strati più superficiali della retina maculare da quelli più profondi con sovvertimento della sua normale struttura e conseguente calo della vista.
Come si fa diagnosi delle degenerazioni vitreo-retiniche centrali?
L’esame del fondo oculare generalmente permette di identificare il tipo di degenerazione vitreo-retinica di cui è affetto il paziente. L’esame d’elezione è l’OCT (tomografia a coerenza ottica), metodica non invasiva che permette di analizzare forma e struttura degli spessori retinici altrimenti non visibili.
Qual è la prognosi?
Nella maggior parte dei casi, le patologie vitreo-retiniche centrali, se non trattate, tendono a peggiorare con conseguente riduzione progressiva della vista. Molto raramente, nei casi iniziali, vi può essere una risoluzione spontanea della degenerazione.
Quali sono le possibilità terapeutiche?
L’evoluzione delle tecniche chirurgiche ha fatto sì che oggi il trattamento delle degenerazioni vitreo-retiniche possa essere ottenuta nella maggior parte dei casi attraverso un intervento noto con il termine di vitrectomia.
Questo intervento prevede la rimozione del corpo vitreo (il gel che riempie l’occhio), delle sue trazioni sulla retina e l’asportazione di eventuali membrane fibrotiche.
Il vitreo rimosso viene sostituito, a seconda delle necessità, o con soluzione salina o con una bolla di gas (che si riassorbe in qualche settimana) o con olio di silicone (che viene rimosso dopo qualche mese).
L’entità del recupero visivo varia da paziente a paziente e dalla gravità della patologia preesistente. In media questo avviene in un arco di 6-12 mesi.
Quali sono le degenerazioni vitreo-retiniche periferiche?
Sono delle alterazioni molto varie, generalmente conseguenti ad una maggiore aderenza del vitreo sulla retina periferica. In base alla forma che assumono, hanno nomi diversi: Degenerazione a Palizzata, Pavimentosa, a Brina, Microcistica, ecc.
Molto spesso non danno sintomi e vengono scoperte casualmente durante una visita oculistica di routine. A seconda del tipo di degenerazione può essere necessario eseguire un trattamento laser allo scopo di prevenire altre complicanze che potrebbero portare alla rottura della retina fino al suo distacco.