Apparato lacrimale

Patologie dell’apparato lacrimale

L’apparato lacrimale è un sistema di più strutture oculari deputate alla produzione, alla distribuzione e al drenaggio delle lacrime.
Quest’ultime sono essenziali per l’integrità e la salute dell’occhio svolgendo diversi ruoli, tra cui la lubrificazione, la rimozione di particelle estranee, la protezione dagli agenti patogeni e l’apporto di sostanze nutritive.
Le lacrime sono prodotte dalle ghiandole lacrimali, distribuite sulla superficie dell’occhio con il movimento delle palpebre e vengono drenate con un delicato sistema di deflusso composto da: puntini lacrimali (piccole aperture situate nell’angolo interno di entrambe le palpebre superiore e inferiore), canalini lacrimali, sacco lacrimale e dotto naso-lacrimale; da qui scendono nel naso e in gola.

Quali sono le principali patologie che affliggono l’apparato lacrimale?

Queste possono interessare la produzione, la distribuzione ed il drenaggio delle lacrime.

  • Dacrioadenite: Si tratta di un’infiammazione della ghiandola lacrimale che può causare dolore, gonfiore e arrossamento nella zona superiore ed esterna dell’orbita.
  • Canalicolite: È un’infiammazione generalmente su base infettiva (fungina) dei canalicoli lacrimali che causa arrossamento, lacrimazione, produzione di muco-pus e dolore all’altezza dei canalini lacrimali (canto interno dell’occhio).
  • Dacriocistite: Questa è un’infiammazione o un’infezione del sacco lacrimale. La dacriocistite può causare gonfiore, dolore e sensibilità all’angolo interno dell’occhio, nonché secrezione purulenta.
  • Dacrioflemmone: È un’infezione generalmente di origine batterica del sacco lacrimale con fuoriuscita di materiale purulento dai puntini lacrimali e a volte con fistolizzazione a livello della cute. L’infezione causa gonfiore, dolore e arrossamento all’angolo interno dell’occhio e può estendersi ai tessuti circostanti fino ad interessare l’orbita.
  • Ostruzione delle vie lacrimali: È una condizione in cui una o più strutture che drenano le lacrime dalla superficie oculare alla cavità nasale sono ostruite. Le occlusioni sono distinte in Ostruzioni delle vie lacrimali alte se interessano i puntini, i canalini o il sacco lacrimale e in Ostruzioni delle vie lacrimali basse se l’occlusione è all’altezza del dotto naso-lacrimale. I sintomi principali comprendono: lacrimazione eccessiva (epifora), a volte secrezione mucopurulenta, gonfiore, arrossamento, sensazione di corpo estraneo ed infezioni ricorrenti dell’occhio.
  • Mucocele: È una formazione cistica all’altezza del sacco lacrimale causato da una duplice ostruzione del dotto nasolacrimale e del canalicolo lacrimale, che porta all’accumulo di muco. I sintomi più comuni includono gonfiore, senso di pressione, e secrezione mucosa.


Il trattamento delle malattie delle vie lacrimali dipende dalla causa alla base della patologia. Comprende terapie mediche locali mediante instillazione di colliri (antibiotici, antiinfiammatori) e/o terapia sistemica (generalmente antibiotici o antiinfiammatori).

A volte si rende necessario l’approccio chirurgico soprattutto in caso di ostruzione delle vie lacrimali.

Quali sono le principali terapie chirurgiche per l’ostruzione delle vie lacrimali?

L’ostruzione delle vie lacrimali può richiedere l’intervento chirurgico per ripristinare il normale flusso delle lacrime.

Se abbiamo un’ostruzione delle alte vie lacrimali si può ricorrere a:

  • Sondaggio delle vie lacrimali: Questa procedura coinvolge l’inserimento di sottili sonde attraverso i canali lacrimali per rimuovere eventuali ostacoli e ripristinare il flusso normale. Questo metodo è spesso utilizzato nei casi di ostruzioni parziali o di stenosi.
  • Incisione dei puntini lacrimali (Stricturotomia): In caso di ostruzione o stenosi limitata al puntino lacrimale si può ricorrere all’incisione chirurgica del puntino lacrimale in modo da aumentarne la dimensione e facilitare il deflusso delle lacrime.
  • Intubazione delle vie lacrimali: Durante questa procedura, vengono posizionati tubi o stent attraverso i canalini lacrimali per mantenerli aperti e facilitare il drenaggio delle lacrime.

Se abbiamo un’ostruzione delle basse vie lacrimali si può ricorrere alla:

  • Dacriocistectomia : Consiste nell’asportazione chirurgica in toto del sacco lacrimale infetto. A tutt’oggi la tecnica è di tipo conservativo con lo scopo di ripristinare la via di deflusso lasciando tale metodica a casi particolari (persone anziane e defedate, presenza di neoplasie ecc.).
  • Dacriocistorinostomia (DCR): È uno dei trattamenti chirurgici più comuni per l’ostruzione del dotto nasolacrimale. Durante la DCR, il chirurgo crea una nuova connessione tra il sacco lacrimale e la cavità nasale, bypassando l’area ostruita. Questo può essere fatto mediante un approccio esterno (DCR esterna) o tramite un approccio endoscopico (DCR endoscopica).

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